Questo 2020 è giunto a termine ed è giusto fare un resoconto di questo anno che è passato molto prepotentemente nelle vite di tutti noi.
In ogni caso, io sono grato e lo ringrazio di tutto cuore per ciò che mi ha dato e fatto sperimentare.
Gennaio è iniziato con la mia grande scelta del cuore, lasciare andare il mio grande amore è stato un insegnamento importante, quello di riconoscere l’amore karmico che però non è ancora il tempo di poterlo vivere congiuntamente, occorrerà vivere un’altra vita e gioiremo di questo amore immenso.
Febbraio il gran dolore mi ha portato a scrivere il mio primo libro “Incontrarsi”, il quale mi è servito come gesto terapeutico e mi ha dato l’opportunità di capire molte cose.
Marzo al dolore dell’amore perduto si è aggiunto anche quello di rinchiudersi solo a casa, ho colto l’occasione per scrivere il mio secondo libro “Isolamento”, è stato un modo per tenermi impegnato durante i giorni di lockdown, ho compreso l’importanza di comunicare in un nuovo modo.
Aprile purtroppo il prolungamento delle restrizioni, mi ha portato a passare la Pasqua in solitudine, cosa che non mi era mai capitato di passare delle festività in completa solitudine, questo mi ha portato a sviluppare la mia vena poetica, dedicandomi alla scrittura di versi.
Maggio questo clima di tensione ha fatto si che anche la mia attività ormai ferma da mesi, ha fatto molta fatica nel ripartire, infatti i risultati sono stati deprimenti, ancora una volta ho colto l’opportunità di continuare la mia scrittura con un romanzo “Amicizie e Amori”, ho imparato a prendere la situazione con serenità e pacatezza.
Giugno ho pensato bene di riprendere la mia passione di coach olistico e dedicarmici maggiormente, infatti ho dedicato molto tempo nella creazione del nuovo blog, questo è servito a tenere la mente impegnata e ottimistica, pensando di ricominciare a fare qualcosa di importante per supportare il prossimo.
Luglio purtroppo un altro grande dolore che ho dovuto affrontare, la perdita della mia adorata micetta, anche se ormai anziana ha pesato molto nel mio aspetto emotivo, la vita mi ha messo di fronte all’accettazione della perdita di ciò che amavo.
Agosto il periodo di villeggiatura, anche se quest’anno di vacanze ne ho fatte abbastanza, in ogni caso mi sono rilassando passando del tempo con i miei.
Settembre il tanto sospirato con la speranza di ricominciare a lavorare normalmente, lievi segnali di ripresa e molta speranza, ho compreso che con un po’ di pazienza si può essere fiduciosi.
Ottobre segnali di difficoltà, i dati che vengono forniti non sono incoraggianti, questo virus continua a farsi sentire e porta con se ancora malumore tra le persone e pure in me stesso, ciò che erano i miei piani cominciano a traballare, sono demoralizzato ma capisco che con buona volontà e determinazione nell’essere positivo, si può andare avanti.
Novembre purtroppo il lockdown si ripresenta e lo sconforto coglie nuovamente, continuo il mio percorso di coaching cercando di dare il mio supporto a chi si sente demoralizzato, la motivazione nel guardare avanti con ottimismo è principale.
Dicembre con le sue festività e allegria, si trasforma in un momento di tristezza collettiva ritrovandosi uno distante dall’altro, questo permette di comprendere l’importanza di avere accanto persone a cui si vuole bene e non poter condividere qualcosa insieme.
Questo 2020 che passerà alla storia, dove sofferenza e morte sono state protagoniste, oltre al disastro economico che ha portato con se, cos’è che può insegnarci?
L’importanza di prendere consapevolezza di se stessi e di ciò che ci circonda, dare il giusto valore alle cose importanti e lasciare andare le frivolezze, essere presenti nel momento con ottimismo che è l’unico modo per restare nelle frequenze positive. Prendere coscienza di risvegliare la propria anima e perseguire il proprio scopo, lasciando andare i condizionamenti esterni, imparare ad ascoltarci interiormente e spiritualmente, senza dare troppo ascolto e importanza alla razionalità.
Il mio suggerimento è quello di fare il proprio reso conto di tutto ciò che ha passato, guardando alle cose positive che questo periodo ha lasciato e ha insegnato, è importante comprendere cosa vuole indicare ad ognuno di noi.
Massimo Falegnami