Va tutto bene! Anche quando non è affatto vero…
Ci sono persone che per non aprirsi e non dimostrare i propri sentimenti, mentono anche a se stessi dicendosi che “va tutto bene!” spesso si rivela una auto-difesa personale per non rivelare le proprie problematiche e malesseri, spesso legati alle proprie emotività bloccate e represse. La paura di essere giudicati, per quelle emozioni di cui spesso ci vergogniamo in prima persona, quindi con la fatidica frase, “sto bene” si evita di scendere nel particolare. Questo è un modo per portarsi dietro dei grossi pesi e malesseri interiori, i quali possono sfociare in problematiche fisiche.
Questo modo di porsi viene da molto lontano, risale alla propria infanzia, per educazione ricevuta, a questa domanda i cortesia è giusto rispondere altrettanto cortesemente, senza scendere in particolari. Oppure fingiamo che va tutto bene per non creare conflitti, per non sorgere tensioni o provocare malintesi. Questo è un modo per limitare interazioni sociali e superficiali, per non dover apparire problematici ed antipatici agli occhi dell’altro. Lo facciamo anche perché gli altri possono apparire di stare bene e quindi, per non sentirsi diverso dal gruppo fingiamo il proprio stato. A volte può essere dovuto anche ad aver avuto un’educazione in cui l’insegnamento è stato, che certi stati d’animo sono intimi e non è giusto condividerli con il prossimo.
Ciò che può rilevarsi sbagliato, fingere con le persone care con le quali abbiamo anche un rapporto stretto, come con il partner dover mentire sui propri sentimenti e ciò che uno prova realmente, solo per paura di mostrarsi per ciò che si è realmente. Questa è una modalità sbagliata la quale non porta alcun beneficio a nessuno, soprattutto auto-convincersi che sia la cosa giusta. Questo anche perché se mettiamo in luce certi aspetti con l’altro, poi siamo costretti ad affrontarli e spesso certi modi di essere non vogliamo metterli in discussione, restando attaccati ad un sentimento che porta solo malessere. Fingere anche di sorridere per non trasmettere il proprio umore e un grande dispendio di energie, le quali si fanno sempre più negative abbassando lo stato d’animo.
Ciò che suggerisco e di non trattenere le proprie emozioni, anche perché prima o poi giungerà il momento in cui i sensi di colpa si faranno pressanti, inizierai ad avere rimpianti per ciò che non hai vissuto ed avuto in cambio dalla vita e dal tuo prossimo. Pensaci bene a questa frase: “meglio mille rimorsi che un rimpianto”, vuol dire che i rimpianti di ciò che hai lasciato non torneranno mai più, i rimorsi di un sentimento che hai sbagliato, in ogni caso lo hai vissuto perché in quel momento hai fatto la scelta di viverlo. Può sembrare un discorso distorto, ma ciò che è giusto fare è viversi per ciò che sono le proprie emozioni, giuste o sbagliate ma vuol dire che hai avuto il coraggio di scegliere e viverle.
Inizia a mostrare le tue debolezze, anche i sentimenti più intimi e ti sentirai alleggerito, scoprirai anche la gioia di condividere con l’altra persona qualcosa di meraviglioso, perché è ciò che sono le emozioni poter sentire quell’energia che si sprigiona da dentro te e ti fa sentire libero di gioire, piangere, ridere, urlare, qualsiasi sia il tuo sentimento liberalo e non reprimerlo dicendo va tutto bene, perché prima o poi il tuo fisico scoppierà in qualche brutta patologia di malessere.
La prossima volta che qualcuno ti chiederà: “come va?” tu rispondi ciò che provi in quel momento, scoprirai com’è bello lasciarsi andare…
Massimo Falegnami