“La Consapevolezza” approfondimento per capirla meglio.
Sentiamo parlare frequentemente di “consapevolezza”, raramente però ci soffermiamo sul reale significato di questo termine e soprattutto lo possiamo usare inappropriatamente, perché non conosciamo il vero significato ed il valore.
Il termine consapevolezza racchiude un concetto che va oltre la conoscenza del concreto, dal dizionario: Consapevolezza: cognizione, coscienza; aver piena consapevolezza di qualcosa, esserne perfettamente al corrente.
La consapevolezza possiamo associarla ad un atto interiore, ha a che fare con l’interiorità la parte più profonda di sé stessi.
Si tratta di conoscere sé stessi, e ne sarai conscio quando saprai riconoscere:
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Punti deboli e di forza del tuo essere;
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Quali sono i tuoi bisogni per essere completo;
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Apprezzare le tue potenzialità;
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Come reagisci e come affronti ciò che ti accade anche di negativo;
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Come riesci a gestire le tue emozioni.
Sono punti importanti per prendere consapevolezza di sé stesso.
Imparare a non giudicare, identificarsi, confrontarsi e senza colpevolizzare nessuno. Il giudicare sé stesso o l’altro è un qualcosa che non spetta a nessuno e non aiuta a crescere, anzi tende distruggere.
Identificarsi in qualcosa o qualcuno può essere solo gravoso, almeno che non ti identifichi in modello al quale vuoi fare riferimento per portare miglioramento a te stesso.
Confrontarsi non ha alcun senso, ognuno possiede le proprie caratteristiche e potenzialità non vanno misurate, è apprezzabile l’impegno che metti in ciò che fai.
Colpevolizzarsi e di cosa, l’importante è non danneggiare sé stesso e gli altri, i sensi di colpa possono esserci quando scegliamo di fare qualcosa di non autentico.
Quando riusciamo a capire questi concetti, possiamo dire di aver appreso una maggior consapevolezza di ciò che si è, e di cosa abbiamo ottenuto.
Impariamo ad osservare. Osservando senza gli elementi sopra citati, consideriamo un sentimento puro e ci accorgiamo di quanto sia semplice vivere in responsabilità.
La propria responsabilità è un altro elemento che ci avvicina alla consapevolezza. Senza assumerci la responsabilità delle proprie azioni, come possiamo essere consapevoli di ciò che ci accade intorno.
È necessario essere sensibili ed attenti a ciò che proviamo interiormente e ciò che arriva dall’esterno, se vogliamo comprendere noi stessi e il prossimo, è bene possedere l’atteggiamento sereno e propenso alla recezione di ciò che accade. In questo processo di crescita, ascoltare gli strati più interiori e non solo quelli superficiali, che in genere sono quelli che governano il nostro modo di essere.
Le nostre incertezze riguardanti, malessere, conflitti, traumi, etc. è vitale prenderne atto e cercare di risolvere e far si che migliorino il nostro cammino. Chiarire tutti gli aspetti con intelligenza razionale senza mettere da parte l’intelligenza interiore ed emotiva. L’intelligenza va coltivata e preso in considerazione tutti i pensieri e incanalati per ottenere il meglio da ciò che desideriamo.
Mantenere uno stato di accettazione consapevole, lasciare andare le difficoltà senza doverle interpretare forzatamente. La sfida è quella di guardare il nostro vissuto e il domani con metodi nuovi e vantaggiosi per noi stessi.
Un esercizio che può aiutare a prendere consapevolezza di sé è la meditazione, ascoltandosi.
Massimo Falegnami.